Sportello d'ascolto

Accompagnamento Psico-Pedagogico e Psicoterapico

ADMO, oltre a sensibilizzare e informare sull’importante tematica della donazione di midollo osseo, accompagna l’aspirante donatore nella prima fase di iscrizione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) e, qualora il donatore venisse chiamato per l’effettiva compatibilità con il paziente in attesa di trapianto, si rende disponibile ad affiancarlo nel percorso donativo sia dal lato emotivo e relazionale sia dal lato pratico ed organizzativo.

L’Associazione, grazie alla  la sua rete di persone e automezzi, fornisce la possibilità di accompagnamento del candidato dal suo domicilio al Centro Donatori facendosi carico di tutti gli oneri legati al trasporto, agevolando il tragitto e l’accoglienza  in loco.

Negli anni siamo stati contattati più volte dai donatori, consanguinei e non, intercettando nuove esigenze e si è reso necessario ripensare a come rispondere ai bisogni concreti che scaturiscono sia nei giorni precedenti l’atto donativo sia il giorno della donazione effettiva.

Il bisogno preponderante trova maggiormente richiesta nella possibilità di trovare una “compagnia”, offrendo la possibilità di fornire un contatto diretto con un donatore effettivo per avere una testimonianza rispetto all’esperienza già vissuta che possa andare a rispondere a tutte le possibili domande e paure che insorgono nel candidato donatore.

Un’altra richiesta, sopraggiunta dai donatori consanguinei, è la possibilità di trovare un luogo nel quale potersi confrontare rispetto alla vicenda della malattia del parente.

Lo sportello d’ascolto nasce quindi dal bisogno concreto di dare una risposta ai bisogni che i donatori si trovano ad affrontare nell’atto donativo.

Per i donatori aploidentici e identici tale accompagnamento ha una duplice veste: affrontare sia la donazione sia il cammino di malattia oncoematologica del parente.

Con sportello si intende uno spazio fisico ed emotivo che possa accogliere le necessità espresse dalla persona e suggerire possibili attività di problem solving volte a promuovere la risoluzione del problema cercando di raggiungere un benessere.

Un “luogo” per le esigenze del donatore effettivo e del paziente che possa sostenere  l’impatto emotivo del percorso donativo o dell’insorgere della malattia.

Obiettivi del progetto:

Vogliamo costruire un punto di ascolto e confronto che favorisca la comprensione delle situazioni, accolga le ansie e le paura, le difficoltà e le emozioni positive in un’ottica costruttivista in cui acquisire gli strumenti per gestire le situazioni di difficoltà e drammaticità.

  • Gestione delle emozioni nel loro complesso e complessità.
  • Accompagnamento quotidiano per un fine positivo e mediazione del conflitto.
  • Rapporto mediato dall’operatore con il donatore nella sua globalità aiutandolo nei vari step donativi.

Per quanto concerne il donatore identico o aploidentico sostegno e supporto anche nel percorso di accettazione della malattia del parente al quale sarà prossimo alla donazione e mediazione nella relazione di aiuto.