Cosa Facciamo

In ricordo di Angela

IN RICORDO DI ANGELA LETIZIA CAPPELLO

Buongiorno a tutti e grazie di cuore per la vostra presenza qui oggi, è una giornata molto importante per me e per tutti quelli che hanno avuto la possibilità, la fortuna di conoscere Angela Letizia Cappello e di lavorare con lei. Ringrazio come prima cosa tutta la direzione sanitaria del nostro ospedale e le autorità presenti per aver reso possibile questo evento che ha come scopo primario quello di ricordare e celebrare la figura di Angela e il suo operato.Da quando ci ha lasciato ci siamo tutti interrogati a lungo su cosa mettere in atto per lasciare un ricordo tangibile e perenne della sua persona e del suo percorso in ADMO e nel volontariato. Nelle parole che leggerete nella targa che andremo tra poco a scoprire, abbiamo cercato di raccogliere la sintesi di tutto questo.

Quando a suo figlio Peppe, a soli sette anni, fu diagnosticata la talassemia, Angela ha subito saputo trasformare il suo dolore e la sua sofferenza in energia positiva e in un progetto concreto mirato a sostenere lui e tutte quelle persone coinvolte in vicende simili. Ha pensato e fortemente creduto che si poteva e si doveva fare qualcosa per aiutare gli altri. E così è cominciato il suo cammino nel mondo della solidarietà, prima fondando a Parma nel 1984 l’associazione “Noi per Loro” per sostenere i genitori e le famiglie che condividevano il suo stesso problema, poi costituendo nel 1991 insieme ad altri “colleghi”, ADMO Emilia-Romagna.Sapeva coinvolgere le persone nelle sue idee, credeva nell’impossibile e aveva una lucida visione del futuro. Aveva una grande capacità di sintesi e di mediazione e non ha mai perso la voglia e l’ostinazione dì combattere per i suoi ideali. Ha trasmesso a tutti la cultura del dono e i valori più profondi della solidarietà. Aveva sempre la parola giusta, un sorriso dolce e convincente, l’intuizione precisa per affrontare qualunque problema e quasi sempre aveva ragione lei.

Quando sono guarito dalla leucemia volevo dare il mio piccolo contributo per aiutare gli altri attraverso la mia esperienza, nella speranza che a nessun altro potesse capitare quello che era successo a me. Angela mi ha fornito gli strumenti e i concetti giusti per mettere in atto il mio desiderio e iniziare, insieme a lei e altre splendide persone che oggi sono qui, il mio cammino in ADMO.

Anche con i medici ha affrontato diversi contrasti e battaglie e costruito con loro progetti e risultati fondamentali per la ricerca e la cura delle malattie onco-ematologiche.Voglio ringraziare in particolare il dottor Vallisa che ha condiviso la sua strada, e a cui purtroppo è toccato in sorte di unire il lato umano a quello clinico quando Angela si è ammalata.Un grazie sincero alla dottoressa Rossi e a tutto il suo staff che hanno sposato gli stessi ideali e che da sempre sostengono il lavoro della nostra associazione.Un ringraziamento dì pari valore lo voglio fare a Laura Battaglia e ad APL che ha contribuito in modo importante alla realizzazione di questo splendido reparto. Ed è un grazie che dimostra ancora una volta uno dei punti cardini del pensiero di Angela, l’unione delle risorse per credere in un progetto comune e realizzarlo insieme, ognuno col suo contributo.Un ultimo ringraziamento voglio farlo alla caposala, la signora Teresa, agli infermieri e a tutto il personale the ogni giorno svolgono qui il proprio lavoro. Quando ci si trova coinvolti in un percorso di malattia, sono le persone che passano più tempo con i pazienti, e la loro umanità ed empatia che mettono sempre a disposizione sono un fattore terapeutico essenziale.Due giorni prima di lasciarci Angela, dal suo letto di ospedale, mi ha preso la mano e mi ha chiesto di continuare la sua missione. Le ho promesso di farlo con tutte le mie forze, seguendo sempre il suo esempio e i suoi consigli.Grazie di tutto Angela e un grande abbraccio da tutti noi

Ciao Bedda Carusa

Tutta ADMO EMilia Romagna