Il Linfoma, come tutte le patologie oncologiche, non può aspettare il COVID-19. Chi ne è affetto deve potere contare su diagnosi, cura e presa in carico tempestive garantite anche in questo periodo di pandemia. Per questo sono stati messi a punto percorsi specifici per poter garantire continuità di terapia (sia convenzionale che per quanto riguarda i farmaci sperimentali) anche in questo periodo.
Lo afferma Pier Luigi Zinzani, Professore Ordinario di Ematologia all’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli”,: primo in Italia, secondo in Europa e settimo al mondo, è il suo posizionamento nella classifica dei “Word Expert in Lymphoma” stilata da “Expertscape” (l’agenzia di rating americana che individua i maggiori esperti al mondo nelle varie discipline) attraverso una valutazione delle pubblicazioni scientifiche degli ultimi 10 anni (dal 2010 ad oggi).
Condividiamo un importante articolo diffuso dal Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, per ribadire l’importante della ricerca e la tempestività delle terapie, nella cura alle patologie ematologiche quali i linfomi, anche in questo periodo storico così critico a livello sanitario.
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